Federico Ruggiero
Piano dell’indagine
Gli interventi finalizzati a contrastare situazioni o contesti di disagio sociale si basano tradizionalmente su iniziative di promozione pubblica o privata con finanziamento rispettivamente pubblico o privato o di semplice integrazione di tali risorse economiche.
Più di recente, vari Governi hanno valutato e sperimentato l’opportunità di raccogliere finanziamenti privati destinati alla realizzazione di progetti di pubblica utilità, attraverso programmi sociali realizzati e gestiti da enti no-profit e strumenti finanziari innovativi come i social impact bond (SIB).
Attraverso casi di studio quali il SIB del carcere di Peterborough nel Regno Unito o il SIB del 2012 della città di New York, si approfondiranno genesi e fondamenti dei social impact bond, connessi aspetti legali, tipologia contrattuale e ruoli dei diversi soggetti coinvolti.
Successivamente alla caratterizzazione dell’istituto, si analizzerà l’utilizzo, nel contesto normativo e funzionale italiano (sulla base dei primi SIB nel Paese e il confronto con le esperienze anglosassoni), di questi strumenti finanziari, considerando le opportunità d’impatto sociale, le criticità economiche e le implicazioni giuridiche e il ruolo della Pubblica Amministrazione.
Obiettivi dell’indagine
L’indagine avrà come obiettivi:
– individuazione del ruolo dei SIB nella realizzazione di progetti di pubblica utilità;
– esame dei profili sia privatistici che pubblicistici del social impact bond;
– analisi delle varie tipologie di rischio e di responsabilità che un SIB pone in relazione a
ciascuna categoria di soggetti coinvolti;
– verifica delle prospettive di applicazione dei primi SIB in Italia, considerando le difficoltà relative al contesto normativo nazionale, che prevede una disciplina dei contratti pubblici postulante come regola generale l’affidamento di lavori, servizi e forniture secondo procedure di evidenza pubblica e, solo in una serie di fattispecie alquanto limitata, la possibilità di affidamento diretto.