di Letizia Maria Beretta
18/03/2017
L’office of Communications(OFCOM)è l’autorità indipendente a cui risulta affidata nel Regno Unito la regolamentazione del settore delle comunicazioni.
L’autorità,istituita nel 2002 attraverso l’Office of Communications Act ma dotata di pieni poteri nel 2003 con il Communication Act,risulta articolata attualmente in due organi:il Board,preposto alla direzione strategica,e l’Executive,organismo direttivo dell’autorità responsabile della sua organizzazione;entrambi risultano poi coadiuvati da alcuni Uffici con funzioni consultive in specifici settori.
Ancora in termini generali,l’Ofcom deve rendere conto del proprio operato al parlamento,il cui controllo ne garantisce trasparenza e responsabilità,e allo stesso tempo è soggetta alle ispezioni del National Audit Office,organismo di vigilanza sulla spesa pubblica di derivazione parlamentare.
Più nello specifico,è bene innanzitutto ricordare che l’Ofcom ha ereditato i compiti che erano in precedenza attribuiti a cinque organi di regolazione distinti(la Broadcasting Standards Commission, l’Independent Television Commission, l’Office of Telecommunications (Oftel), la Radio Authority, e la Radiocommunications Agency);
Come conseguenza diretta di ciò pertanto l’attività di regolamentazione da parte dell’autorità riguarda tutto ciò che rientra nel settore comunicazioni,perciò radiotelevisione,telefonia,banda larga e servizi postali.
In tal senso i principali compiti dell’autorità(main legal duties)consistono innanzitutto nell’assicurare che il Regno Unito abbia un’ampia gamma sia di servizi di comunicazioni elettroniche sia di programmi radiotelevisivi e radiofonici che siano di buona qualità,che soddisfino gusti ed interessi diversi e che siano offerti da diversi operatori;che gli utenti della radio e della televisione siano protetti da contenuti dannosi o offensivi;che sia assicurato il pluralismo nella fornitura di tali servizi,che sia salvaguardata la loro privacy e che lo spettro elettromagnetico sia utilizzato nella maniera più efficace;
Ricordiamo infine la generale competenza dell’Ofcom in materia di rilascio delle licenze(ad esempio rispetto a canali tv, stazioni radiofoniche, servizi di tv digitale, internet tv, ecc).
Rimanendo ancora nell’ambito delle funzioni attribuite all’autorità,e per quel che maggiormente ci interessa,Ofcom ricopre il ruolo di garante della concorrenza nel settore delle telecomunicazioni(tlc),dunque un’Autorità regolatrice ma allo stesso tempo dotata di poteri e competenze antitrust che le consentono di stabilire anche le regole per una corretta concorrenza tra le compagnie del settore.
Prima di approfondire il tema della tutela e promozione della concorrenza da parte di Ofcom,è però fondamentale ricordare quelli che sono i principi(regulatory principles)ai quali deve conformarsi l’autorità nell’esercizio delle sue funzioni:
essa è tenuta a rendere pubblici, in un documento annuale, i suoi obiettivi e programmi di attività(annual reports and plans)e ad intervenire nei soli casi in cui l’interesse pubblico non possa essere soddisfatto dall’autonoma operatività del mercato, per adottare le misure strettamente necessarie e tuttavia esercitando, in tale ipotesi, i suoi poteri in modo risoluto, tempestivo ed efficace; è tenuta poi ad assicurare che i suoi interventi siano motivati, proporzionati e trasparenti sia nella decisione che nell’applicazione; ad avvalersi costantemente di ricerche di mercato per mantenere il massimo aggiornamento tecnologico; ad effettuare ampie consultazioni con gli esponenti dei settori regolati e infine a disporre preliminari valutazioni di impatto della regolazione.
Chiarito ciò,per quel che riguarda a questo punto più nel dettaglio la tutela della concorrenza che ad Ofcom risulta attribuita,possiamo innanzitutto notare come,in tal senso,principale compito(principal duty)dell’autorità sia,in termini generali, la promozione degli interessi dei cittadini nel mercato delle comunicazioni nonchè degli interessi dei consumatori attraverso appunto la tutela della concorrenza.
Nell’ambito delle telecomunicazioni pertanto Ofcom,più nello specifico,si propone innanzitutto di assicurare una leale concorrenza riguardo a prodotti e prezzi e di fare in modo che i consumatori possano beneficiare della scelta tra un’ampia gamma di servizi;
Ofcom ha poi potere di indagine in caso di comportamenti scorretti o comportamenti anticoncorrenziali, collaborando anche con la Competition and Markets Authority,l’autorità che si occupa della tutela della concorrenza in Inghilterra.
Ancora,la competenza in ambito concorrenziale implica che l’Autorità possa rinforzare le regole riguardo ai fornitori di telecomunicazioni che controllino una consistente parte del mercato ovvero possa porre regole generali che tutti i fornitori devono rispettare.
A confermare l’impegno di Ofcom nel campo della tutela della concorrenza è poi sicuramente la partecipazione dell’autorità al Joint Regulators Group (JRG), un’associazione di Regolatori economici e della concorrenza, che si riunisce quattro volte l’anno per confrontarsi su temi relativi alla regolamentazione nel Regno Unito; Sono membri del JPG: CAA (Civil Aviation Authority), Monitor (Independent Regulator for NHS Foundation Trusts), Ofcom (Office of Communications), Ofgem (Gas and Electricity Markets Authority), Ofwat(Water Services Regulation Authority), ORR (Office of the Rail Regulator), HCA (Homes and Communities Agency – Regulatory Committee), Utility Regulator (Northern Ireland Authority for Utility Regulation), WICS(Water Industry Commission for Scotland).
Per concludere,e a riprova ulteriore dei poteri antitrust assegnati all’Ofcom,ricordiamo sia la recente separazione indotta e voluta dall’autorità tra British Telecom BT e la sua divisione OPENREACH,sia l’operazione di fusione 02-3 osteggiata dall’Autorità.
Per quanto riguarda il primo caso,dopo aver condotto quest’anno uno studio approfondito del mercato delle comunicazioni digitali in Gran Bretagna e aver ascoltato i pareri di tutte le telco,in data 10 marzo 2017 Ofcom ha raggiunto un accordo con BT:Openreach, già funzionalmente autonoma, dovrà diventare un’azienda del tutto distinta ma pur sempre all’interno del gruppo BT;avrà proprio personale, gestione e strategia e lo “scopo legale di servire tutti i clienti allo stesso modo”.
Per quanto riguarda infine il secondo caso,in data 1 febbraio 2016 l’Ofcom ha chiesto alla Commissione Ue (che ha competenza in materia) di bloccare la vendita di 02 a Three, altro operatore mobile inglese;
Dall’operazione nascerebbe difatti un gruppo che controlla il 40% del mercato del mobile britannico,col risultato di un mercato troppo squilibrato e scarsamente concorrenziale.