di Camilla Cavallucci
12 dicembre 2015
A differenza di quello che potremmo essere portati a pensare, l’organizzazione amministrativa statunitense prevede numerosi organi attivi nel corso delle procedure di public procurement.
Il presidente è a capo di un sistema che prevede una capillare distribuzione dei compiti e, nell’economia della struttura complessiva, un ruolo di primo piano è svolto dal Congresso che al suo interno costituisce dei committees con il compito di predisporre testi di legge che regolino la distribuzione dei fondi e le procedure. Inoltre ad essi spetta l’attività di supervisione circa il funzionamento di tutto il processo che porterà all’aggiudicazione del lavoro.
Armed Service, Government Affairs e Small Business sono esempi di committees presenti all’interno del Senato; National Securities, Government Reform and oversight e anche qui Small Business sono tre dei comitati interni alla Camera dei Rappresentanti. Di qui un controllo politico molto forte sulle attività del governo che consente una partecipazione mediata ma consistente dell’opinione pubblica alle scelte in tema di investimenti in settori sensibili e molto esposti al pericolo di strumentalizzazione.
Addentrandoci nelle funzioni più strettamente amministrative, si presenta un quadro ramificato e diversificato; si nota come l’amministrazione abbia puntato su una notevole decentralizzazione per avere un maggiore controllo sulle attività svolte.
Un ruolo primario all’interno del sistema di affidamento delle commesse pubbliche è svolto dall’Office of management and budget il quale stabilisce i programmi e i livelli di investimento; esso inoltre monitora e apporta variazioni ai fondi stanziati, qualora fossero necessarie.
Un ramo distinto e notevolmente rilevante di questo ufficio è l’Office of Federal Public Procurement Policy che si occupa della verifica circa l’applicazione delle regole in materia di acquisti federali (FAR). Esso coordina lo sviluppo degli standard che le procedure devono rispettare e favorisce la crescita del sistema di aggiudicazione al quale prendono parte numerose agenzie esecutive.
Strettamente collegato a queste due entità è il Federal Acquisition Regulatory Council al quale sono affidati compiti di direzione e coordinamento riguardo alle politiche di federal procurement e un’importante attività di controllo.
Tre organismi differenti dirigono le attività in tema di forniture al settore pubblico: il già citato Federal Acquisition Regulatory Council, il Defence Acquisition Regulatory Council e il Civilian Acquisition Regulatory Council. Gli ultimi due enti rispettivamente si occupano degli acquisti in materia di difesa, settore nel quale gli Stati Uniti investono ingenti somme di denaro, e del coordinamento di 21 agenzie che gestiscono le esigenze di vari altri settori.
In questo quadro frammentato, che restituisce l’idea di un sistema complesso ma sinergico, trovano posto due organismi i quali operano ad un livello superiore:
Board of Contract Appeals, il quale è preordinato alla risoluzione di dispute in merito a contratti stipulati tra soggetti privati e amministrazione;
Executive Agency Head, la quale statuisce su ulteriori regole in materia di acquisizioni, si occupa di politiche interne e procedure e assicura la piena soddisfazione ai bisogni delle numerose agenzie, assicurando il rispetto delle regole federali sugli acquisti.
Varie classificazioni possono aiutare nel fare chiarezza in merito all’ampio spettro coperto dalle forniture pubbliche:
– supplies, constructions, services, research and development, rental of real property è la classica divisione in base alla materia trattata;
– un altro metodo di classificazione è quello in base alle soglie di spesa:
small or micro-purchase (soglia: 2000 dollari);
simplified acquisition threshold (soglia: 100.000 dollari);
large threshold (acquisti che superano 100000 dollari).
Dopo questa panoramica sulla valutazione del public procurement ci si deve soffermare sul procedimento che porta all’aggiudicazione delle singole prestazioni. Una prima fase è quella della individuazione dei bisogni, durante la quale viene svolto un ragionamento a lungo termine, definendo obiettivi strategici e i mezzi più appropriati per raggiungerli.
Poi si procede al reperimento dei fondi necessari: questo aspetto porta con sé tutte le valutazioni del caso sulla sicurezza e sul ritorno economico degli investimenti fatti.
L’ultimo step è il procurement process che a sua volta consta di varie fasi ma è tutto concentrato sulla predisposizione e conclusione del contratto.
A conclusione di questa breve analisi della struttura statunitense del public procurement è importante soffermarsi sulle prospettive che si aprono in questo ambito.
E’ richiesta un’alta professionalità agli impiegati che seguono queste procedure e sempre maggiore è lo spazio riservato all’e-procurement che porta con sé l’aggiornamento di numerose norme soprattutto nel settore commerciale. Inoltre, il Governo sta impiegando molte risorse per fare in modo che le procedure di public procurement siano sempre di più mirate al conseguimento di obiettivi in ambito sociale: un’attenzione sempre maggiore è offerta al tema della disabilità, a fare in modo che anche i disabili possano avere accesso a tutte le tecnologie disponibili. Infine un supporto importante è offerto alle piccole imprese che le statistiche indicano come le maggiori produttrici di tecnologia: per fare in modo che esse possano aggiudicarsi forniture alla pubblica amministrazione, numerose modifiche sono state apportate negli ultimi anni alla legislazione vigente in materia.