Angelica Pizzini
21 dicembre 2020
Nell’analisi della risposta all’emergenza Covid, particolare attenzione deve essere rivolta alle misure messe in campo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
L’autorità dell’OMS di agire in risposta alla crisi del COVID-19 si fonda da una parte sugli artt. 19 e 23 del suo trattato istitutivo che viene denominato “Constitution” i quali prevedono la possibilità per l’OMS (tramite il proprio organo assembleare) di adottare convenzioni o accordi e di emanare raccomandazioni. Oltre a questi poteri bisogna ricordare quelli dell’art. 21 il quale disciplina il potere dell’OMS di emanare regolamenti che posso avere ad oggetto misure sanitarie di quarantena o qualsiasi altro provvedimento che sia in grado di impedire la diffusione delle malattie.
Proprio sull’art. 21 della Constitution si fonda l’adozione delle International Health Regulations (IHR), le quali sono alla base delle principali misure adottate dall’OMS per far fronte all’emergenza sanitaria in corso. Fondamentale in questo senso il ruolo del Director General (DG) a cui spetta il compito di dichiarare l’emergenza e di qualificarla come Public health emergency of international concern (PHEIC) (dichiarazione a partire dalla quale sorgono obblighi in capo agli stati membri) nonché il compito di emanare temporary recommendations sulla base dei suggerimenti dell’Emergency committee.
L’OMS ha risposto all’epidemia con una vasta gamma di azioni amministrative. In particolare, ha emesso raccomandazioni temporanee, linee guida tecniche e reports quotidiani.
L’OMS ha anche intrapreso operative actions, come la messa a disposizione di un rapid response team per l’Italia e conducendo una missione congiunta con la Cina per raccogliere informazioni.
La risposta amministrativa dell’OMS al COVID-19 rappresenta dunque la messa in opera del suo global emergency power. Tale potere non è più appannaggio esclusivo dei governi nazionali, e nemmeno di un’assemblea internazionale ma, nel caso specifico esso può essere ricondotto direttamente al DG e all’Emergency committee.
Il successo globale contro COVID-19 e future epidemie impone la creazione di un quadro normativo in cui l’OMS possa continuare a svolgere il proprio ruolo normativo, nell’assistere efficacemente gli stati al fine di prevenire, rilevare, e rispondere alle emergenze sanitarie di portata globale.
Il problema che si pone nei confronti dell’azione dell’OMS riguarda però proprio la cogenza delle misure intraprese. Purtroppo, la prassi che ha caratterizzato questo aspetto nel passato si è tristemente ripetuta anche in occasione dell’emergenza attuale e gli Stati membri hanno spesso scelto di non conformarsi alle indicazioni fornite dall’OMS e di adottare talvolta misure addirittura in contrasto con gli scopi perseguiti dall’organizzazione stessa.
Una possibile soluzione a questo problema potrebbe essere rappresentata dall’applicare in maniera più stringente i principi che governano il diritto amministrativo (e il diritto amministrativo globale) nei confronti dell’OMS.
Nel momento in cui un organismo di regolamentazione internazionale va a sostituire le nazioni in quanto organo decisorio durante un’emergenza che minaccia la salute pubblica, questi principi procedurali e sostanziali devono entrare in gioco al fine di governare tale autorità per compensare le nazioni cedendo parte del loro controllo e assicurare maggiore legittimazione e forza alle misure adottate dall’organismo sovranazionale.
Questi principi includono trasparenza, responsabilità, partecipazione, proporzionalità, sussidiarietà, rispetto dei diritti umani e requisiti di giustizia globale.
L’applicazione concreta di questi principi all’operato dell’OMS contribuirebbe alla creazione della “rule of law” nello spazio globale e rafforzerebbero la legittimità dell’OMS nell’intraprendere azioni amministrative.
Un tale rafforzamento sarebbe quindi auspicabile proprio in previsione del ripetersi di situazioni come quella attuale e del diffondersi di emergenze sanitarie di carattere globale che come tali richiedono e richiederanno una risposta coordinata a livello mondiale.