Lab-IP

L’obbligo delle comunicazioni elettroniche nelle gare pubbliche

di Federica Astrologo

09/06/16

Il 19 aprile è entrato in vigore, il nuovo Codice dei contratti pubblici. Con il d.lgs. 18.4.2016 n. 50, recante il nuovo Codice dei contratti pubblici, si apre così una “nuova era” nel settore dei contratti pubblici.

Tra le principali novità introdotte, il nuovo Codice pone una particolare attenzione alla trasparenza da perseguire soprattutto tramite la digitalizzazione delle procedure. Il legislatore sancisce, infatti, il graduale passaggio a procedure interamente gestite in maniera digitale e prevede il ricorso generalizzato a mezzi elettronici di comunicazione ed informazione.

Il legislatore ha con tale atto recepito le direttive comunitarie – entro il biennio dalla loro pubblicazione – n. 23, 24 e 25 del 2014.

Il recepimento delle tre direttive ha costituito un’occasione e sfida per un ripensamento complessivo del sistema degli appalti pubblici in Italia, sulla base di nuovi principi che riescono a coniugare ambiti in tal caso tra loro contrastanti di trasparenza, flessibilità, rigore, semplificazione ed efficienza.

Numerosi sono i riferimenti del nuovo Codice all’ottemperanza dei principi di trasparenza, semplificazione ed efficacia delle procedure nella P.A. riprendendo gli stessi principi espressi dal Codice dell’amministrazione digitale (D.Lgs. 82/2005).

Con l’art 40 a partire dal 18 ottobre 2018 “le comunicazioni e gli scambi di informazioni nell’ambito delle procedure di cui al presente codice svolte da centrali di committenza sono eseguiti utilizzando mezzi di comunicazione elettronici ai sensi dell’articolo 5-bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, Codice dell’amministrazione digitale” e ancora con l’art. 58 “….le stazioni appaltanti ricorrono a procedure di gara interamente gestite con sistemi telematici nel rispetto delle disposizioni di cui al presente codice. L’utilizzo dei sistemi telematici non deve alterare la parità di accesso agli operatori o impedire, limitare o distorcere la concorrenza o modificare l’oggetto dell’appalto, come definito dai documenti di gara…..”.

In estrema sintesi, per rimanere al tema di mio interesse, con il nuovo Codice, il ricorso agli strumenti elettronici (comunicazioni, piattaforme, pec…) garantisce semplificazione e maggiore flessibilità delle procedure d’appalto per il miglioramento dei livelli di efficienza, aumento dei risparmi e riduzione dei tempi di espletamento e maggiore vigilanza sulla correttezza delle procedure. Tutto ciò presuppone nel prossimo futuro un impegnativo intervento di regolamentazione, di definizione di linee guida e di modalità operative nonché di coordinamento a livello nazionale.

FacebooktwitterredditpinterestlinkedintumblrmailFacebooktwitterredditpinterestlinkedintumblrmail