La razionalità del consumatore è un principio teorico.
A seguito del processo di liberalizzazione del mercato energetico e quindi dell’introduzione della concorrenza in settori di monopolio, si è assistito alla nascita e sviluppo di un vero e proprio diritto dei consumatori europei. Il consumatore è libero di fare le sue scelte in completa autonomia, è maturo e consapevole. Per poter fare ciò, si deve ovviamente presupporre che il consumatore sia un individuo razionale, che abbia quindi la capacità di compiere scelte che portino alla massimizzazione dell’utile e alla riduzione del rischio.
Guardando alla realtà concreta, il consumatore si mostra sempre più spesso restio a cambiare operatore e difficilmente compie un’analisi dei costi e dei benefici delle più varie tariffe energetiche sul mercato. Ecco allora che il comportamento del consumatore diverge molto da quello atteso da un soggetto razionale.
Da ciò se ne deduce che il consumatore ha una scarsa capacità di porre in essere scelte efficienti e non possiede gli strumenti che lo porterebbero invece ad essere informato e responsabile. È proprio verso questa strada che si sta muovendo il diritto europeo, sottolineando in particolare la necessità
che il consumatore abbia gli strumenti adeguati per poter essere istruito, informato ed educato.
Un accenno merita il metodo proposto dalla behavioral law and economics, un metodo d’indagine adatto a comprendere i processi decisionali degli individui, il quale assume come fondamento l’idea che gli individui siano nella maggior parte delle volte affetti da una razionalità limitata.
L’approccio behavioral aiuta a comprendere come gli individui spesso non compiano scelte atte a massimizzare la loro utilità, come continuano ad ignorare le proprie abitudini di consumo e viene utilizzato come metodo per capire il motivo per il quale i processi decisionali dei consumatori energetici non siano spesso coerenti con i comportamenti attesi.
Si possono infine sottolineare alcune strategie regolatorie meritevoli di attenzione.
In primo luogo, tra gli strumenti informativi di comparazione delle offerte, si menziona l’esperienza statunitense. I consumatori possono qui accedere ai dati relativi ai loro consumi attraverso uno specifico sito. Sulla medesima direzione si è mossa anche l’Autorità per l’energia elettrica, introducendo il motore di ricerca “Trova Offerte”. Lo scopo di ciò è proprio quello di informare il consumatore circa le proprie abitudini di consumo attraverso un documento elettronico. In questo modo il consumatore potrebbe individuare l’offerta di mercato più conveniente secondo le proprie esigenze e abitudini di consumo, comparando tutte le altre offerte presenti sul mercato.
In secondo luogo, bisognerebbe avvalersi di strumenti tecnologici in grado di rendere i consumatori informati in tempo reale dei propri livelli di consumo. L’introduzione di reti e contatori intelligenti rappresenta un’innovazione nel diritto dei consumatori e nella regolazione energetica. Tali strumenti, monitorando i consumi dei consumatori in tempo costante, dovrebbero portare ad un consumo energetico più efficiente e consapevole.
Infine, alcuni esperimenti hanno dimostrato come l’utilizzo di norme sociali porti ad incentivare le abitudini di risparmio energetico dei consumatori. È emerso come i consumatori tendono a modificare le proprie abitudini di consumo quando scoprono di consumare più energia rispetto ai propri vicini.
Claudia Migani