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LE RIFLESSIONI DELLA COMMISSIONE SUI PRIMI CASI DI APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO SULLE SOVVENZIONI ESTERE

29/04/2024

A cura di Riccardo Zinnai

Il 9 aprile 2024 la vice-presidente esecutiva Margrethe Vestager ha pronunciato un discorso all’Institute for Advanced Study di Princeton, New Jersey (Stati Uniti d’America) in cui si è fatto riferimento al Regolamento (UE) 2022/2560 sulle sovvenzioni estere distorsive del mercato interno (anche noto come ‘Foreign Subsidies Regulation’).

Nel discorso si è annunciata l’apertura della prima indagine approfondita d’ufficio per quanto riguarda le turbine impiegate nella realizzazione di parchi eolici in vari Stati Membri quali la Grecia, la Francia, la Spagna, la Romania e la Bulgaria. Nel discorso ci si è preoccupati di sottolineare come nel settore dei pannelli solari solo il 3% di quelli installati sono prodotti in Europa e di come sia necessario evitare che uno scenario simile si riproduca anche in altri settori, specialmente in quelli legati alla sicurezza energetica.

La vice-presidente ha anche sottolineato che sarebbe auspicabile anche avere un approccio sistematico al problema nonostante si stia già facendo uso di tutti gli strumenti a disposizione.

La Commissione europea ha osservato che il Regolamento sulle sovvenzioni estere stia già producendo i primi risultati. Il 26 marzo 2024 il commissario per il mercato interno, Thierry Breton, ha dichiarato che la società CRRC Quingdao Sifang Locomotive Co., Ltd. ha deciso di ritirarsi dalla procedura di appalto pubblico per la fornitura di treni elettrici in Bulgaria dopo che era stata avviata la prima indagine approfondita nell’ambito di un appalto. La Commissione ha preso atto del ritiro della società dalla procedura d’appalto annunciando la conseguente chiusura dell’indagine.

Inoltre, la vice-presidente Vestager – sempre nel discorso sulla tecnologia e la politica – ha anche comunicato che il 3 aprile la Commissione ha deciso due ulteriori indagini approfondite. I relativi avvisi sono poi stati pubblicati in G.U.U.E. il successivo 22 aprile. Entrambi i casi, indicati con i numeri FSP.100151 e FSP.100154, riguardano un procedura di appalto pubblico per la progettazione, costruzione e gestione di un parco fotovoltaico in Romania indetta da Societatea PARC FOTOVOLTAIC ROVINARI EST S.A.

I due casi presentano notevoli somiglianze per cui concentreremo l’analisi solo sul primo che riguarda il consorzio ENEVO Group – LONGi Solar Technologie. La notifica preventiva dei contributi finanziari esteri ricevuti è stata inizialmente dichiarata incompleta dalla Commissione con decisione del 19/02/2024. Ai sensi dell’art. 29 del FSR, l’operatore economico interessato ha avuto dieci giorni lavorativi per completare il contenuto della notifica che avvenuto il 4 marzo.

La Commissione utilizzando gli elementi a disposizione ha ritenuto che fossero sufficienti per avviare un’indagine approfondita. In particolare, vi sono indizi sufficienti per ritenere che i seguenti contributi finanziari costituiscano sovvenzioni estere: contributi pubblici conferenti un vantaggio specifico; rimborsi di imposte, incentivi fiscali e contributi conferenti un vantaggio specifico e anche finanziamenti conferenti un vantaggio specifico.

Vi sarebbero anche indizi del carattere distorsivo di tali sovvenzioni estere in quanto migliorerebbero la posizione concorrenziale delle parti notificanti con un’incidenza negativa (effettiva o potenziale) sulla concorrenza nel mercato interno.

La Commissione ha confrontato l’importo delle sovvenzioni estere con il valore dei contratti per cui l’operatore economico sta presentando offerte. Poiché il primo risulta notevolmente superiore al secondo, la Commissione facendo riferimento a quanto indicato nel considerando 19 ha ritenuto il rischio di distorsione del mercato interno sia elevato. Il legislatore europeo ritiene infatti che “le sovvenzioni estere che coprono una parte sostanziale del valore stimato di un appalto da aggiudicare nell’ambito di una procedura di appalto pubblico possono verosimilmente provocare distorsioni.” Inoltre, non sono state fornite informazioni relative alle già citate potenziali sovvenzioni estere. La Commissione ritiene quindi che abbiano un potenziale effetto distorsivo sull’offerta e quindi sul mercato interno.

Dall’analisi di questi primi casi di applicazione del regolamento emergono alcune tendenze interessanti specialmente in relazione ad alcuni articoli del Regolamento sulle sovvenzioni estere.

In primo luogo, il ritiro della società CRRC Quingdao Sifang Locomotive Co., Ltd. ha comportato una chiusura anticipata dell’indagine approfondita. Da un lato, ciò non consentirà di valutare come la Commissione avrebbe applicato la valutazione comparata di cui all’art. 6 del Regolamento. In secondo luogo, dal comunicato della Commissione non è chiara la modalità con la quale verrà chiusa l’indagine approfondita. Infatti, l’articolo 31 prevede solo tre possibili esiti: la “decisione con impegni”, la “decisione che vieta l’aggiudicazione dell’appalto” e la “decisione di non sollevare obiezioni”. Esse però presuppongono che l’indagine sia giunta al termine e ai sensi dell’articolo 40 par. 2 vanno pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea. Il caso analizzato appare deviare da quanto previsto dal legislatore eurounitario e desta quindi dubbi interpretativi.

Le indagini approfondite avviate nel mese di aprile sono tutte e tre relative al settore energetico delle fonte rinnovabili (il fotovoltaico e l’eolico). Astrattamente, il regolamento sulle sovvenzioni estere si applica a tutte le attività economiche nel mercato interno, come indicato dall’art. 1 par. 2. Come meglio precisato dal considerando 3, “il presente regolamento riguarda tutti i settori economici, compresi quelli di interesse strategico per l’Unione e le infrastrutture critiche.”

Diversamente, il regolamento (UE) 2019/452 sugli investimenti esteri diretti è relativo ai meccanismi di controllo per motivi di sicurezza o ordine pubblico, lo scopo del regolamento sulle sovvenzioni estere è invece garantire il corretto funzionamento del mercato interno (art. 1). Non vi è quindi alcuna limitazione ai tipi di settori economici coperti dal regolamento. Tuttavia, la rilevanza strategica del settore influenzato da sovvenzioni estere non è completamente ignorata dalla Commissione. Formalmente, come dichiarato dal capo-unità Eddy De Smijter, la Commissione non intende comunicare i settori su concentrerà la propria azione di monitoraggio in quanto le sovvenzioni estere possono riguardare un numero ampio di settori.

Tuttavia, la vice-presidente esecutiva Vestager nel discorso citato in apertura dell’articolo ha affermato che stiamo attraversando una rivoluzione tecnologica caratterizzata dall’abbandono dei combustibili fossili.

In questo contesto, l’Unione europea è vulnerabile in quanto dipende da paesi terzi per avere accesso a tecnologie critiche. Da questo punto di vista, la Cina risulta essere un partner ma è contemporaneamente anche un competitor economico e un rivale sistemico. L’Unione europea sta quindi reagendo per ripristinare delle relazioni commerciali eque. Tra l’altro, si ritiene che Paesi con una visione simile, come quelli appartenenti al G7, dovrebbero sviluppare dei criteri di affidabilità per le tecnologie pulite critiche. In conclusione, si sta sempre più entrando nel vivo dell’applicazione del regolamento sulle sovvenzioni estere. Emergono tendenze quali un’elevata attenzione al settore energetico e quello dei trasporti e anche i primi risultati concreti nell’assicurare condizioni di parità nel mercato interno.

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