28/04/2022
A cura di Eugenio Parisi
Nel mese di marzo il Gruppo di Stati Contro la Corruzione, noto anche come Greco, ha pubblicato il report di valutazione, approvato a dicembre scorso, per quanto riguarda la situazione della prevenzione e lotta alla corruzione nella Repubblica ellenica. Il report in questione fa parte del “V round di valutazione’’ che ha come obiettivo la prevenzione della corruzione e promuovere l’integrità nei Governi e nelle forze di polizia. La particolarità di questa pubblicazione è la complessità, estensione e capillarità dello studio, rispetto alla situazione della Repubblica ellenica.
Il report sottolinea come la situazione della corruzione in Grecia sia molto complessa ed estesa a tutti i livelli. Importanti criticità sono state evidenziate soprattutto nell’ambito dello status dei consulenti politici e del quadro normativo e di trasparenza rispetto alla lotta alla corruzione in tal senso. Bisogna dire che la Grecia ha messo molto impegno nel conformarsi alle raccomandazioni e indicazioni dell’Assemblea di Palazzo Agorà, sia per quanto riguarda l’ambito della lotta corruzione amministrativa sia per quella squisitamente penale, sin dall’istituzione dell’organo nel 1999. Uno dei segni più evidenti della volontà della Repubblica Ellenica è stata l’introduzione della Autorità Nazionale Anticorruzione, in inglese National Transparency Authority (NYA) e in greco Εθνική Αρχή Διαφάνειας – ΑΡΧΙΚΗ.
L’autorità, istituita con la legge 4622/2019, ricalca in parte le caratteristiche dell’Autorità Nazionale Anticorruzione italiana, ha infatti come suo obbiettivo principale la prevenzione e la lotta al fenomeno corruttivo; inoltre ha la peculiarità di promuovere la compilazione di codici di condotta “personalizzati” in base all’ente di riferimento. La normativa del 2019 ha fornito podestà all’Autorità perché vigili e prevenga tutti i possibili conflitti d’interesse, quindi attraverso i c.d. metodi indiretti di lotta alla corruzione, tipici anche del nostro ordinamento. In ultimo, l’Authority è uno dei soggetti principali per quello che riguarda il c.d. Anti-corruption Action Plan (Nacap), ovvero il piano di azione anticorruzione a durata quadriennale, il cui primo ciclo è iniziato nel 2018, per concludersi nel 2021. Il nuovo Nacap è stato inaugurato quest’anno e si concluderà nel 2025.
Il Report del Greco riporta come l’istituzione dell’Autorità abbia permesso alla Repubblica ellenica di fare un salto di dieci posizioni nel PCI report sulla percezione della corruzione pubblicato da Transparency International.
Nonostante la volontà e i segni incoraggianti anche da parte della Ong, il report del Greco, prendendo in prestito il resoconto dell’Eurobarometro della Commissione europea del 2019, non è affatto incoraggiante. La maggior parte dei greci è infatti dell’opinione che la corruzione soprattutto politica sia una delle grandi piaghe del Paese. Inoltre, sempre secondo le fonti di Eurobarometro, le aziende private della penisola ellenica sottolineano come il problema della corruzione amministrativa si annidi nell’alta dirigenza della P.a. e nel mondo della politica. Questo sentimento di delusione ricade anche nei confronti del potere giudiziario, che ad avviso dei greci non punisce adeguatamente il corrotto e il corruttore.
Tornando alla valutazione e le raccomandazioni del Greco, per quanto riguarda l’ambito squisitamente amministrativo, questo ha posto l’attenzione su sei punti, sia per quanto riguarda l’ambito dei conflitti di interesse negli uffici politici e di governo; che di trasparenza e protezione dei Whistblowers. Nello specifico:
- Il Greco raccomanda che lo status giuridico e soprattutto gli obblighi dei consulenti politici siano regolamentati in modo completo. Lo scopo della normazione del settore è quello di introdurre standard più elevati di integrità; di condotta; evitare possibili conflitti d’interesse e imporre obblighi di informativa finanziaria, per tutti quei soggetti che svolgono attività di consulenza negli uffici politici, sia legislativi che governativi.
- L’Assemblea del Greco raccomanda che tutte le informazioni riguardanti le remunerazioni dei consiglieri politici presso gli uffici dell’esecutivo e i nominativi di questi soggetti siano pubblicate online, in modo da poter ampliare il settore della trasparenza degli organi di Governo, permettendo un accesso pubblico effettivo senza necessità di richiesta specifica all’organo interessato.
- Nell’ambito dell’etica professionale, il Greco raccomanda che il legislatore ellenico emani un codice di condotta per tutti gli alti funzionari della P.a. per quanto riguarda contratti con soggetti che svolgono attività di lobbying, situazione di possibile conflitto d’interesse, obblighi di informativa delle scelte della P.a. Su quest’ultimo punto l’Assemblea del Greco raccomanda che tutto questo sia coadiuvato da orientamenti scritti e formazione all’inizio del mandato.
- Sempre in ambito di trasparenza, il Gruppo di Stati contro la corruzione raccomanda alla Repubblica ellenica di intraprendere uno studio indipendente per poi attuare le misure necessarie per il soddisfacimento degli Standard in materia di accesso a documenti ufficiali imposti dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sull’Accesso ai documenti ufficiali (Stce n. 205).
- Nell’ambito della prevenzione e lotta ai conflitti d’interesse dei soggetti che ricoprono funzioni esecutive apicali, il Greco ha individuato una serie di strategie che il legislatore ellenico dovrebbe adottare: A) Rimuovere il potere decisionale in mano al presidente del consiglio dei ministri e rafforzare le competenze del Segretariato generale per gli affari giuridici e parlamentari della Presidenza del governo; B) imporre l’obbligo di dichiarazione sui possibili conflitti di interessi in caso di consulenza- imponendo sostanzialmente un meccanismo di incompatibilità.
- Il GRECO raccomanda di rafforzare la protezione dei Whistblowers all’interno della polizia e di adottare tutte le altre misure ritenute necessarie per facilitare la segnalazione di corruzione, anche garantendo la riservatezza degli informatori, a seconda dei casi.
Entro 18 mesi dall’adozione del report, le autorità elleniche dovranno riferire rispetto alle azioni intraprese per adempiere alle raccomandazioni imposte dal Gruppo di Stati contro la Corruzione. La prossima valutazione dell’Assemblea del Greco si terrà a fine giugno 2023.