Lab-IP

Vantaggi e limiti del project financing: dalla disciplina alla prassi

 

Michela Sabatini

 

 

Piano dell’indagine

Il lavoro è stato diviso in due parti: una relativa al project financing in generale e una relativa all’attuazione dello strumento in concreto. Nella prima parte, l’indagine è stata svolta descrivendo l’istituto della finanza di progetto, ponendo particolare attenzione all’evoluzione normativa dello stesso e alle caratteristiche che lo contraddistinguono. Sono state, quindi, descritte le varie procedure che possono essere impiegate per la realizzazione di una determinata infrastruttura, i soggetti che partecipano in ogni operazione e, infine, le particolarità del finanziamento e i rischi economici connessi a ogni iniziativa. Successivamente, nella seconda parte della trattazione, relativa all’attuazione in concreto della finanza di progetto, sono stati analizzati quattro casi empirici, uno andato a buon fine e altri tre in cui, invece, il progetto non è arrivato a conclusione.

 

 

Obiettivi dell’indagine

In primis, l’indagine è stata sviluppata per evidenziare tutti i vantaggi della finanza di progetto e per sottolineare le potenzialità che l’istituto porta con sé. In secundis, ponendo l’accento sulle molteplici cause che generalmente ritardano l’esecuzione o determinano il fallimento delle iniziative intraprese, la ricerca è stata improntata in modo tale da indagare le dinamiche che in concreto hanno portato in Italia a una limitata diffusione dell’istituto. Grazie all’analisi svolta, infatti, è stato possibile esaminare le ragioni che influiscono sulla mancata conclusione dei progetti e, in particolare, analizzando lo svolgimento di alcuni casi empirici non arrivati a conclusione, è stato, altresì, possibile verificare come queste cause influiscono sull’esito della procedura.

 

 

 

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